Leda Vigliardi Paravia
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A tavola con gli amici

Un’autobiografia gastronomica

Leda Vigliardi Paravia
Cinquesensi Editore

 

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Per 35 anni in Francia ho promosso la cultura gastronomica italiana, soprattutto delle regioni italiane, e ho potuto registrare dei grandi progressi nella conoscenza del nostro saper mangiare da parte dei Francesi.

Ora esce il mio primo libro in italia, che è anche la mia autobiografia gastronomica e desidero avviare un dialogo con gli italiani perché ritrovino l’orgoglio della loro cucina tradizionale e la smettano di farsi abbagliare dallo scimmiottamento della cucina francese e dalle cucine esotiche. L’Italia, paese dei localismi e della immensa varietà gastronomica possiede una tale ricchezza nelle ricette della nostra storia familiare che bastano a fare felici le famiglie e i propri amici con semplicità e amore. Per questo ho deciso di aprire questo blog e di mettermi in rete per far conoscere il mio modo di fare cucina nel rispetto dei prodotti e della tradizione ma aggiornandolo senza sofisticherie ad una modernità che spero possa essere condivisa da molti.

A presto,

Leda

 

Prefazione di Arrigo Cipriani

Leda è uno di quegli amici dei quali non ricordi nemmeno quando li hai conosciuti.
Lei è lì da sempre.
È buona, con te non si arrabbia mai (anche se qualche volta ne avrebbe motivo), quando sei assieme a Lei, ti racconta storie che magari hai già sentito, ma che riascolti con la tenerezza di rivivere ancora una volta momenti della vita ai quali avevi chiuso il pensiero.
Questo libro è Lei.
Qui ci sono tutte le sue ricette. Molte che, se hai avuto occasione, hai gustato a casa sua dove l’accoglienza è quella calda, amorevole che non ti tradisce mai.
A Tavola con gli Amici racconta fedelmente l’emozione del cibo di casa.
Una cosa quasi dimenticata dopo le battaglie stellari dei grandi “Chef ”.
In questo libro però ti accorgi che chi ha vinto la guerra è Leda.
Nelle sue ricette c’è quel pensiero e quella conoscenza che riescono a trasferire nei piatti l’anima.
Dobbiamo ringraziarla.
Il migliore ricettario della cucina italiana alla prima visita.
La rivisitazione qui non serve. C’è già tutto.
Grazie Leda.

 
 

 

Prima edizione de La Gola

Pubblicazione su La Gola

La Leda & La Gola

La Gola negli anni ’80 è stata la prima e autorevole rivista gastronomica in Italia.

E’ stata creata da un grafico straordinario che si chiamava Gianni Sassi e che gli ha dato un impronta unica e irripetibile per l’impostazione, il lay-out, il tipo di carta, la dimensione che era quella analoga di un altra rivista cultural-letteraria di grande qualità: Alphabeta.

Diretta dal professor Alberto Capatti che poi sarà il primo rettore della nuova Universita di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, La Gola è stata fonte ispiratrice del movimento Slow Food fondato da Carlo Petrini che poi ne riprenderà in altra forma e altro spirito la rivista del movimento “Slow”.

Leda è stata per molti anni la corrispondente da Parigi de La Gola e poi di Slow.

A La Gola hanno scritto I principali autori di testi gastronomici italiani e stranieri. Da Piero Camporesi a Massimo Montanari, da Antonio Porta ad Antonio Piccinardi, da Paolo Volponi a Ornella Volta, Jean-Louis Flandrin, da Gianemilio Simonetti a Roland Barthes e ancora da Carlo Emilio Gadda a Emilio Faccioli, da Francoise Sabban a Silvano Serventi.

 

 

La Leda e L’Invito

Quando ho deciso di creare un’Associazione per la Diffusione della Cultura Gastronomica Italiana in Francia (sotto l’egida dell’Istituto di Cultura Italiana di Parigi diretto dal Semiologo Paolo Fabbri con la benedizione dell’Ambasciatore Luigi Guidobono Cavalchini e del suo Consigliere Culturale Ferdinando Nelli Feroci), e molto felice quando Jean François Revel, il filosofo che dirigeva il settimanale L’Expréss, accettó di presiedere questa mia iniziativa. Lui non solo era un importante scrittore, anche un grand gourmet ma soprattutto un amante dell’italia dove aveva diretto da giovane l’Istituto Culturale Francese di Firenze e scritto un bel libro sul nostro paese: “Pour l’Italie”.

E ancor piú felice quando il mio amico poeta e regista Nelo Risi mi suggerí il nome da dare all’Associazione: L’Invito.

Fra i membri dell’Associazione figuravano personalità come Jean-Louis Flandrin, fondatore della rivista internazionale Food and Foodways.

 
 

3000 Anni a Tavola

Jean François Revel


 

Leda e la scuola di cucina

Dopo aver preso il diploma di Commandeur de Cordons Bleus de France

Approfittando del fatto che mia figlia partiva per New York e liberava il suo spazio attiguo al mio, ho deciso di creare una scuola di cucina nel mio appartamento in via Gregoriana a Roma. Come chiamarla? Il nome venne dato da due amici che allora frequentavano molto la mia tavola, l’allora Ministro delle Finanze Francesco Forte e la Senatrice Margherita Boniver: “Scuola Gragoriana di Cucina”.

Ebbe rapidamente successo e molti allievi di gran qualità la frequentarono assiduamente. Dal famoso professore, il chirurgo Ulrico Bracci (che mi regaló il mio primo bassotto a pelo ruvido, Gea) a Donna Vittoria Leone.

In questa attività fui assistita da due cuoche bravissime: Maria e Filomena che dopo la mia partenza per Parigi, avviarono due fiorenti attività di catering.

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Leda e l’Accademia della Cucina Italiana di Parigi

L’Accademia della Cucina Italiana è una nobile istituzione creata dallo scrittore Orio Vergani e dal Conte Nuvoletti negli anni ’50, con una rete vastissima di Delegazioni nelle maggiori capitali del mondo ma non a Parigi. Scoperta questa lacuna mi proposero di colmarla e con un bel gruppo selezionato di amici come il grande giornalista Bernardo Valli e l’ambasciatore Giovanni Caracciolo di Vietri, decisi di creare la delegazione di Parigi in cui coinvolsi anche dei grandi chefs come Michel Trama. Francese ma con grande passione per la cucina italiana.

Fu un successo che poi lasciai nelle mani del responsabile ICE (Istituto del Commercio Estero) Angelini e da allora ne sono rimasta Presidente onoraria.

Accademia della Cucina Italiana